Formaggio Gorgonzola D.O.P.



"...L'INNOVAZIONE DEVE CONSERVARE IL SAPORE GENUINO DELLA TRADIZIONE..."

MARIO COSTA :una storia che parte da lontano...

Il caseificio Mario Costa è tra le realtà più rappresentative nel panorama alimentare italiano. Ancora oggi l'Azienda ricorda il passato ricco di storia nella lavorazione quotidiana del gorgonzola, aggiornata da innovative strategie aziendali che hanno impresso nuovi ritmi produttivi. Gli antichi riti sapienti si sono amalgamati ad una politica vivace e coinvolgente, che crede nella tradizione del passato con passione e genuinità.
L'apprezzamento del mercato fece sì che l'impresa crescesse così velocemente da doversi presto trasferire e trasformare nel più nuovo, spazioso e attrezzato caseificio, con sede a Novara, in quel corso Vercelli che tuttora lo ospita.
Il successo, come sosteneva Federico Fileppo Zop che, giovanissimo, subentrò a Giovanni Agnesina, cognato di Mario Costa, va ascritto in toto alla volontà ed alla capacità dell'autore, convinto e determinato a seguire nel suo lavoro i rituali più fedeli alla tradizione, prestando la massima cura alle varie e delicate fasi di lavorazione, a partire dalla materia prima e fino ad arrivare all'ultimo anello della filiera produttiva. Proprio qui, dai primi anni Settanta fino al 2008, Fileppo Zop dimostrò di avere la stoffa del manager, dell'amministratore attento e provveduto che guarda avanti senza tuttavia mai dimenticare i valori del passato, dell'esperienza, della miglior etica imprenditoriale.

Dicono Di Noi

Gorgonzola DOP, un successo italiano senza confini

Secondo i dati estrapolati da una recente analisi della Coldiretti sulla base degli andamenti
registrati nel commercio estero l’agroalimentare si conferma come una leva competitiva formidabile per trainare il made in Italy nel mondo.
In particolare, in linea con la tendenza che ha visto quest’anno una netta crescita nelle esportazioni agroalimentari nei paesi dell’Unione Europea, ma anche negli Stati Uniti e nei mercati emergenti come quelli asiatici, spicca l'immagine della storica azienda novarese Mario Costa, specializzata nella produzione di Gorgonzola.
«Oltre il 35 della nostra produzione è destinata ai paesi stranieri» – afferma Federica Fileppo Zop – alla guida dell’azienda insieme al fratello Davide, dopo la scomparsa del padre, Federico Fileppo Zop.
Il Gorgonzola è senza ombra di dubbio uno dei formaggi italiani DOP più apprezzati nel mondo e la Mario Costa si distingue tra i produttori di questa specialità, non solo per la qualità dei formaggi ma anche per la fedeltà alla lavorazione tradizionale.
«Naturalmente le innovazioni tecnologiche sono necessarie e continue, ma nel nostro caso non hanno scalfito la fedeltà alla tradizione. Ogni giorno trasformiamo in gorgonzola centinaia di ettolitri di latte selezionato.
Gli antichi riti sapienti si sono amalgamati ad una politica vivace e coinvolgente, che crede nella
tradizione del passato con passione e genuinità».
A conferma dell'eccellenza della filiera produttiva, va inoltre segnalato che da alcuni anni l’azienda può fregiarsi delle due importanti certificazioni internazionali BRC ed IFS.
«L’applicazione di questi standard – sottolinea Federica Fileppo Zop – rappresenta uno strumento di garanzia riconosciuto circa l’affidabilità aziendale sotto tutti gli aspetti.
In Costa, in effetti, la qualità produttiva e lo scrupoloso rispetto delle norme igienico-sanitarie si attestano ai massimi livelli durante ogni fase della lavorazione: dalla pastorizzazione, alla trasformazione del latte, alla stagionatura, sino al confezionamento finale».
Tuttavia con i precari tempi attuali che corrono la tradizione, per quanto importante sia, da sola non basta. Neanche quando si ha alle spalle un secolo di esperienza tramandata di generazione in generazione per un prodotto pluripremiato.
E così anche il marchio Mario Costa ha dovuto sviluppare strategie e nuove soluzioni per affrontare il mercato odierno e restare competitivo.

Come si coniuga alla tradizione lo sforzo verso l’innovazione?
Risponde Davide Fileppo Zop: «Difficile spiegare come applicare il concetto di innovazione a un prodotto tradizionale e artigianale come il nostro, tra le altre cose protetto da una Dop.
Innovare però vuol dire per noi tante cose: migliorare costantemente la qualità, perseguire obiettivi di “stabilità” di un prodotto che cambia (colore, gusto e consistenza) secondo una serie di fattori
(in primo luogo quelli stagionali), sviluppare relazioni di partnership con i fornitori strategici al
fine di assicurare la disponibilità delle migliori materie prime e di mantenere alto il livello di fidelizzazione dei nostri clienti, non da ultima inoltre vi è l’innovazione nei formati di vendita».

Quali i mercati e i target da cui attendersi i feedback migliori?
«L’estero rappresenta per la nostra realtà una valvola di sfogo estremamente importante.
Oggi il nostro export s’incanala principalmente nei paesi in cui esiste una tradizione
di consumo del prodotto caseario, quali la Svizzera e la Francia. La grande sfida per il
prossimo futuro sarà di riuscire a fare breccia anche nei paesi non caratterizzati da un elemento
di tradizione così marcato, ma che per dimensioni e caratteristiche del mercato, potrebbero
assorbire parte della nostra produzione».